E’ IL COMANDANTE CHE VI PARLA, ALLACCIATE LE CINTURE DI SICUREZZA!
Alzi la mano chi non ha mai preso un aereo.
Credo che nessuna mano si leverà.
E tra coloro che per lavoro o perché amano viaggiare, hanno preso l’aereo più frequentemente, alzi la mano chi non è incappato nella frase del titolo.
“E’ il Comandante che vi parla, allacciate le cinture di sicurezza!”.
Bene. Io non viaggio frequentemente e l’aereo l’ho preso indicativamente una trentina di volte in vita mia. E dato che sono un fifone, ogni volta al decollo e all’atterraggio, provo lo stesso senso di vuoto nella pancia, accompagnato da sudori freddi.
Nel corso di queste circa trenta esperienze con i piedi lontani dalla Madre Terra, mi è capitato, soprattutto sui voli transcontinentali, di incappare nella temutissima suddetta frase.
E mi hanno sempre stupito le reazioni dei viaggiatori.
Si dividono sostanzialmente in due grandi gruppi.
Il gruppo “UNO”: è composto da coloro che frettolosamente allacciano le cinture, si aggrappano ai braccioli stringendoli fino a fermare il sangue dei polpastrelli, fissano con sguardo agghiacciato un punto nel vuoto e tirano tutti i muscoli del collo.
Il gruppo “DUE”: è composto invece da coloro che come automi allacciano la cintura di sicurezza e poi proseguono tranquillamente a leggere il giornale, infastiditi per l’inopportuna interruzione del comandante.
Io faccio sicuramente parte del gruppo UNO e guardo con sentimento di rancore, misto a incredulità, coloro che fanno parte del gruppo DUE.
Per contro quelli del secondo gruppo, generalmente mi guardano come un imbecille.
Trascorsi i minuti durante i quali l’aereo invece che essere in volo sembra percorrere una strada piena di buche, tutto si placa.
Il gruppo UNO sospira come se avesse appena attraversato un ponticello di legno sospeso su un lago di lava.
Il gruppo DUE lancia una veloce occhiata di compatimento al gruppo uno, senza però distrarsi troppo dalla lettura del quotidiano.
Ok.
Spiegazione.
Protagonisti.
Il Comandante: Le Banche Centrali (la statunitense – FED – in testa)
I Viaggiatori: Noi, i cittadini investitori.
L’Aereo: I Mercati.
I Vuoti d’Aria o i Temporali: Il Rialzo dei Tassi.
Già proprio così.
Il comandante comunica che arriva un vuoto d’aria, l’aereo reagisce sobbalzando in su e in giù e i passeggeri…qualcuno è atterrito, qualcuno è abituato e non ci fa caso più di tanto.
Il che volendo continuare con il nostro simbolismo sta a significare che le banche centrali, principalmente la FED, la Banca Centrale Americana, hanno avviato un processo di rialzo dei tassi, in considerazione del miglioramento del clima economico.
Ciò storicamente significa un ritorno di fiamma per le obbligazioni come investimento e quindi generalmente una discesa dei mercati azionari. Significa anche che le aziende pagheranno interessi più alti per prendere a prestito i soldi e questo inevitabilmente impatterà sugli investimenti aziendali e sugli utili stessi delle aziende che potrebbero contrarsi. Inevitabilmente tutto si traduce in uno scossone o anche in vere e proprie discese degli indici azionari.
Soffrono anche gli investitori in obbligazioni a reddito fisso, che vedono scendere il valore delle obbligazioni in portafoglio.
Che fare dunque in un contesto simile?
Allacciate le cinture, aprite il giornale e…leggete.
Passerà.
Gli utili aziendali sono particolarmente buoni. I mercati per ora sapranno reagire anche se noteremo certamente qualche sobbalzo in più di quelli visti negli ultimi 2 tranquillissimi anni. Dovremo forse rivolgerci anche a settori geografici diversi di investimento e cominciare magari a preparare i nostri portafogli a periodi più burrascosi, che verranno forse nel 2019. Dopo la sparata inverosimile, ora che i prezzi sono più calmierati, potremmo anche cominciare a guardare con occhio diverso qualche criptovaluta (presto in questo senso nuove importanti comunicazioni).
Ciò che assolutamente non dobbiamo fare è piantare le nostre unghie nel bracciolo del nostro sedile e morire di paura per qualche sobbalzo in più. Farsi prendere dall’agitazione nel gestire gli investimenti non ha mai prodotto rendimento. Vendere e non restare investiti, significa non capire che il viaggio è lungo e qualche sobbalzo, fa parte del percorso.
Marzo 2018
Evoluzione Investimenti
Massimiliano Picchioni