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Insostenibile leggerezza dei tassiLa speranza è che Milan Kundera non legga mai questa breve riflessione.

Gli piglierebbe un colpo leggendo il titolo e griderebbe allo scandalo letterario.
Ma è proprio così.
È una insostenibile leggerezza dei tassi, dalla quale non si può fare altro che uscire, per evitare di affondarci ancora di più e con conseguenze difficilmente stimabili.
Ci sta provando l’America, abbandonando definitivamente le politiche monetarie, sostenuta dalla demografia di un paese ancora giovane e dalla storica flessibilità del mercato del lavoro.
Dovrà tirarcisi fuori con le unghie anche la vecchia Europa, che non ha il motore della demografia che spinge, anzi arranca sempre di più col suo popolo di vecchietti dediti al tennis e al gioco delle bocce; con lo spettro del mondo bancario che non può sperare di cavarsi dai guai con la redditività ridotta all’osso e le banche italiane che si palleggiano le enormi sofferenze come fossero una patata bollente. Non fosse che l’Europa cerca di fare muro, avrebbero già scaricato le loro malefatte sul grande mare dei contribuenti.
Ma il titolo della riflessione, non era tanto riferito all’insostenibile leggerezza dei tassi per gli attori di cui sopra. L’insostenibile leggerezza dei tassi è ancora più insostenibile per la Sciura Maria.
La Sciura Maria si presentò da me un anno fa dicendomi, guardi… io voglio un investimento sicuro, non voglio che il capitale venga intaccato, non voglio rischiare, non voglio che i soldi vengano vincolati per anni, li voglio liberi e voglio poterli riavere sul conto in qualsiasi momento, perché ho una certa età, e voglio che rendano, ANCHE POCO, ma che rendano qualcosa.
Va bè… visti i tempi, la solita richiesta che solo Harry Potter si sentirebbe di esaudire.
Ma ci sono abituato. I tassi del mondo sicuro sono a zero o sotto zero, ma le persone pare non se ne siano accorte e avanzano richieste come se vivessero ancora nel mondo dei paninari.

Ammesso che un titolo di stato italiano, come per esempio il BTP, sia di sicuro rimborso (e ci sarebbe da aprire una querelle su questo assioma), dovessimo comprarne, per esempio, 100.000 euro oggi, con scadenza a tre anni, il rendimento sarebbe –0,07%.
Ciò ovviamente considerando che non ci capiterà la necessità di vendere prima della scadenza il titolo. Eventualità che ci porterebbe ad una probabile perdita sul capitale investito, dato che con i tassi in territorio negativo, la previsione non può che essere per un rialzo dei tassi e quindi, il nostro bel BTP che rende –0,07%…chi se lo comprerebbe???

Tassi e obbligazioni

Qualsiasi titolo di stato di qualsiasi altro paese europeo, ha rendimenti ancora più negativi, Spagna compresa. Potremmo comprarci allora un titolo di stato greco, ma non credo che la Sciura Maria sarebbe contenta. Potremmo allora comprarci un bond americano o un gilt britannico… ma dovremmo sopportare l’incognita del cambio euro dollaro o euro sterlina, che potrebbe intaccare il capitale, a fronte di un rendimento dell’1,45% sul bond americano e dello 0,12% sul gilt britannico.
Insomma come potete dedurre, la richiesta della Sciura Maria, è la classica richiesta di chi non ha capito che il mondo si è girato e che ciò che era “normale” in passato, non esiste più.

La Sciura Maria si presenta dopo un anno e mi dice, beh come è andata?
3%.
Netto.
Rispettando tutti i dettami di cui sopra.
I soldi investiti sono liquidi, li può ritirare, la rendita l’ha avuta… insomma, c’è tutto!
Dopo lo scioglimento del sangue di San Gennaro e la vittoria in Premier League del Leicester, il 3% alla Sciura Maria è decisamente IL Miracolo del 2016.

Reazione della Sciura Maria?
Festeggiamenti? Congratulazioni? Strette di mano? Ma come ha fatto? Non avrei mai pensato, grazie davvero? Lei ha fatto troppo, ecco un bel panettone? Ecc.ecc.ecc… ?
Macchè.
Così poco?! Pensavo meglio. Arrivederci (e niente grazie).
Beh…come dicevo…è l’insostenibile leggerezza dei tassi.
Non mi resta che tornare a preparare pozioni magiche finanziarie, per la Sciura Maria del 2017.
Alla prossima.

Massimiliano Picchioni
Evoluzione Investimenti