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Cari clienti e lettori,
Eccomi a voi in questi ultimi giorni di estate, per una lettura che considero basilare per affrontare insieme l’andamento degli investimenti dei prossimi mesi.
Questa volta con l’immaginazione vi porto in un bar, di quelli vecchi e fumosi di una volta, dove in una stanza separata dal resto del locale, immancabile, potevi trovare un tavolo da biliardo. La struttura in legno levigato, il tappeto verde consumato e le tre classiche lampade verdi, lo illuminano quasi come fosse uno stadio in mezzo al buio della città.
Intorno tre giocatori si preparano con la stecca in mano mentre il quarto, con calma, studia il tiro.
E’ il suo turno. Ma aspetta, non ha fretta di fare la giocata.
Prende la stecca con la mano sinistra mentre con la destra impugna un piccolo gessetto. Con movimenti lenti e studiati usa il gessetto “sporcando” la punta della stecca per migliorare l’attrito sulla palla, quando la colpirà.
Calma e gesso, si dice… è appunto a questo gesto del giocatore di biliardo, a cui si fa riferimento.
Ho fatto qualche mese fa, una scelta chiara e precisa, riguardo i portafogli investimenti dei miei clienti: una scelta che ha spostato i nostri investimenti a EST.
E oggi più che mai, la sostengo.
Ecco i miei perché.
Da una parte abbiamo il mondo occidentale, con quotazioni che veleggiano ormai da mesi ai massimi livelli e i tassi, che languono ormai da anni, tra lo zero e il “menovirgola”.
Dall’altra abbiamo invece un mondo di tassi positivi, monete locali sempre più interessanti e, recentemente, un ulteriore abbassamento dei prezzi dei mercati azionari.
Si sta presentando, per l’ennesima volta nella storia, la classica situazione favorevole che bisogna sapere cogliere.
Vi invito quindi a una valutazione importante e con il giusto orizzonte temporale.
Il mondo asiatico extra Cina sta soffrendo per una gestione problematica della pandemia: parlo principalmente dell’India.
Il mondo cinese sta anch’esso soffrendo, per una serie di regolamentazioni che il governo cinese, alla sua maniera, sta imponendo. Quando dico “alla sua maniera” intendo spiegarvelo con un piccolo esempio. Nel 2018 il governo cinese decide che i giovani passano troppo tempo online. Soluzione? Blocco delle nuove licenze di gioco online. Ulteriore intervento nel 2021? Concesso un massimo di tre ore di gioco settimanale spalmate nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. Discorso chiuso.
Alla stessa maniera il governo cinese in questi giorni sta affrontando, per mezzo di nuove regolamentazioni, tre temi fondamentali per la crescita economica del proprio popolo: istruzione, da rendere accessibile a tutti abbattendone i costi; salute, vero e proprio nodo della società cinese che sopporta costi altissimi per accedere alle cure; case, per calmierare la speculazione che ha fatto alzare i prezzi degli immobili.
Misure che mirano a diminuire i divari di reddito all’interno della società cinese e a dare servizi basilari a tutti.
Tutto ciò con una prospettiva dichiarata di raddoppiare il PIL pro capite entro il 2035, una forte propensione all’innovazione e obiettivi di eco sostenibilità dichiarati, almeno sulla carta, davvero ambiziosi, se si pensa alla Cina nel suo complesso.
La forza del governo cinese, l’abbiamo ormai capito, sta nella velocità di scelta e soprattutto, di esecuzione della scelta. Ma è una caratteristica dei regimi dittatoriali (lo dico senza mezzi termini), come la lentezza è una caratteristica delle democrazie (certo la nostra è particolarmente lenta…).
Torniamo però al tavolo verde.
Calma e gesso. Non abbiate fretta di tirare il colpo, va prima studiato e poi eseguito bene.
E’ un’occasione. Quella che stiamo vivendo in questi giorni di fine estate, a mio parere è una occasione. L’occasione di implementare ulteriormente il peso di Asia nei nostri portafogli, grazie a prezzi bassi e prospettive di medio lungo termine di sicuro interesse.
Se dimostriamo calma e gesso, avremo grosse soddisfazioni nei mesi a venire.
Mai rammaricarsi di avere voluto tirare la bilia con troppa fretta, mai uscire da un investimento se questo è in ribasso, anzi, cogliete l’opportunità!
Chiudo con la stessa frase che scrissi nel mio articolo di marzo dell’anno scorso, in pieno lockdown da inizio pandemia, dal titolo Moby Dick:
Ogni volta che c’è una crisi, c’è anche una ripresa, abbiate fede, noi sapremo coglierla.